- Limitiamo il tempo relazionale (comunicazione con i nostri diversi interlocutori) allo stretto necessario: dono della sintesi nel parlare e nello scrivere.
- Non rimandiamo le attività che non ci piacciono ma che sono importanti per i nostri obiettivi.
- Sfruttiamo i tempi morti, ad esempio i viaggi o le attese, per compiere attività utili: aggiornamento professionale, leggere, telefonare, ecc..
- Scriviamo le idee che ci vengono in mente nel corso della giornata in una “banca delle idee” per non dimenticarle.
- Lavoriamo con umiltà nell’ottica del miglioramento continuo: potrò sempre agire meglio di come sto facendo oggi.
- Mettiamo in conto gli imprevisti, lasciando un adeguato spazio disponibile nella nostra agenda per la loro gestione. Programmiamo al massimo il 60-70% della giornata.
- Pensiamo lentamente ed agiamo velocemente: essere veloci non significa avere fretta.
- Programmiamo di svolgere le attività più importanti e che richiedono maggiore concentrazione nelle nostre ore di maggiore efficienza psicofisica.
- Teniamo un unico elenco scritto delle nostre priorità sempre a portata di mano.
- Prevediamo in anticipo le possibili difficoltà e i relativi piani d’emergenza alternativi.
- Organizziamo una riunione solo in caso di effettiva necessità, prestando molta attenzione alla sua preparazione e al come dargli un seguito concreto.
- Diamo priorità a ciò che serve per raggiungere i nostri obiettivi e non a ciò che ci piace, a ciò che sappiamo fare meglio, a ciò che ha una scadenza a breve, a ciò che ci chiedono gli altri, a ciò che ci salta per la mente…
- Non facciamoci scoraggiare dalle difficoltà e dai problemi: viviamoli come una sfidante opportunità.
- Prendiamoci dei momenti in cui non possiamo essere interrotti da nessuno.
- Evitiamo rimpianti rispetto ad errori o sbagli che riguardano il passato, ma pensiamo a come possiamo agire oggi per migliorare il nostro futuro.
- Non lasciamo che siano gli imprevisti e le urgenze a gestire il nostro tempo: agire proattivamente e non reagire passivamente.
- Eliminiamo o archiviamo tutto quello che non serve, ciò che non è essenziale per il nostro lavoro.
- Lavoriamo cercando di svolgere sequenze di attività simili tra di loro evitando di saltare da un’attività all’altra.
- Teniamo sempre presente il trascorrere del tempo ed obblighiamoci a rispettare il tempo programmato per svolgere ogni attività.
- Valorizziamo il lato positivo di tutto quello che facciamo e lavoriamo con entusiasmo. Non esistono fallimenti ma solo risultati da valorizzare come patrimonio di esperienza.
- Decidiamo cosa non fare: dobbiamo essere consapevoli che non abbiamo il tempo per fare tutto e che se scegliamo di fare una cosa dovremo rinunciare a qualche altra attività.
- Evitiamo di lavorare troppe ore per non affaticarci ed innescare un processo di distress (stress negativo).
- Eliminiamo ogni alibi: non attribuiamo la colpa dei nostri insuccessi / difficoltà ad eventi esterni. Ognuno è artefice del proprio destino. La fortuna nel lungo periodo ci vede benissimo. Chiediamoci sempre: io cosa posso fare per…?
- Prepariamo in anticipo le telefonate, le visite, le riunioni.
- Pianifichiamo i nostri viaggi con largo anticipo per ottimizzare gli spostamenti.
- Scriviamo e rivediamo periodicamente, in modo realistico, i nostri obiettivi. Teniamoli sempre in evidenza e leggiamoli spesso.
- Pensiamo bene prima di chiedere qualcosa agli altri (il tempo altrui è altrettanto importante). Limitiamo all’indispensabile le nostre richieste: telefonate, e-mail, interruzioni.
- Ascoltiamo attentamente eventuali segnali di stress e poniamo in essere azioni di rimedio.
- Aggiorniamoci continuamente sui nuovi strumenti che la tecnologia mette a disposizione per la nostra organizzazione del lavoro.
- Lavoriamo con l’obiettivo di ottimizzare ogni minuto del nostro tempo. I risultati di un anno sono la somma dei risultati di ogni giorno.
- Dedichiamo del tempo a pianificare la nostra giornata (dieci – quindici minuti), la nostra settimana, il mese, l’anno.
- Educhiamo i nostri interlocutori circa gli orari e i metodi in cui preferiamo essere contattati.
- Cerchiamo di portare a termine i lavori che iniziamo. Obblighiamoci a rispettiamo le scadenze.
- Lavoriamo per far crescere la professionalità delle persone intorno a noi.
- Essere troppo perfezionisti rischia di farci perdere del tempo.
- Avvisiamo immediatamente i nostri interlocutori in caso di ritardo nel portare a termine un’attività.
- Teniamo in ordine la nostra scrivania e il nostro ambiente di lavoro.
- Periodicamente analizziamo il tempo che dedichiamo alle diverse attività lavorative.
- Impariamo a dire di no.
- Non pensiamo solo a quello che dobbiamo ancora fare o raggiungere, ma traiamo gioia e soddisfazione da quello che abbiamo già fatto o da quello che stiamo facendo.
- Suddividiamo i lavori complessi a lungo termine in piani di lavoro mensili, settimanali e giornalieri.
- Prendiamoci adeguate pause e momenti di relax per ricaricare le batterie.
- Arriviamo sempre con almeno un quarto d’ora di anticipo nel luogo degli appuntamenti.
- Utilizziamo una sola agenda ed aggiorniamola in tempo reale.
- Utilizziamo il processo di delega dei compiti e delle responsabilità ai nostri collaboratori.
- Interroghiamoci sempre su modi alternativi di lavorare per migliorare la nostra produttività.
- Verifichiamo in fase di esecuzione lo stato avanzamento lavori.
- Creiamo un quadro di volo in cui monitorare gli indicatori numerici sul grado di raggiungimento dei nostri obiettivi e sull’intensità delle attività nostre e dei nostri collaboratori poste in essere.
- Osserviamo attentamente gli atteggiamenti (quello che pensano) e i comportamenti (quello che fanno) delle persone che riteniamo abbiano un’ottima gestione del tempo.
- Siamo sempre consapevoli che decidere cosa fare del tempo significa decidere cosa fare della nostra vita! Non lasciamo che siano gli altri, le abitudini, gli eventi e quant’altro a scegliere per noi.
Per ulteriori informazioni visita il sito https://www.olympos.it.