Voglio registrare qui il mio ultimo saluto al compagno di tante, davvero tante vicende. Chi mi conosce sa quanto poco io tenga alle automobili e quanto – di contro – io mi affezioni profondamente agli oggetti di cui mi circondo. Mi separo oggi da questo oggetto che non ha più alcun valore se non quello inestimabile di tutti i ricordi che si porta via.In 9 anni e 270.000 km il mio buon vecchio Berlingo è stato auto, camper, strumento di lavoro, rifugio e una serie interminabile di altre cose che sono passate. Con lui se ne vanno gli atomi impercettibili ma indelebili dei ricordi. Uno su tutti: il ricordo dei miei adorati cani… Trudy, Zelda e in particolare Golia, che sul mio furgone verde – come lo chiamano tutti – è salito la prima volta quando non pesava più di 3 Kg e l’ultima – senza più respiro – solo 5 anni più tardi, per il viaggio che lo ha portato dove ora riposa.
L’auto che ho acquistato ora dovrà farne di strada prima di prendere davvero il suo posto di questo vecchio amico stanco. Non mi spingo oltre, fisso questo ultimo istante che di istanti ne contiene infiniti, smetto un tono elegiaco che a chiunque suonerà eccessivo e torno al mio lavoro.
Addio, mia bella, addio!