Non riesco più nemmeno a ricordare quand’è stata l’ultima volta che ho preso in mano la penna per disegnare. Sono passati, non esagero, una decina di anni buoni.
C’è stata un’epoca della mia vita in cui mi divertivo molto a trasferire alcuni dei miei incubi su di un foglio bianco. Non ho mai approfondito seriamente questa mia insignificante dote. Intendo dire: non ho mai seguito un percorso per migliorare la mia tecnica, nemmeno da autodidatta. Ho sempre usato il disegno e in particolar modo la caricatura come valvola di sfogo.
Quando sei poco più che adolescente, spesso la testa ti si riempie delle brutture che ti circondano. Farne il verso ti aiuta a privarle di quel potere che loro stesse ti vogliono convincere di possedere. Fissare nero su bianco lo sguardo torvo e ottuso di un individuo ingiusto, il ghigno prepotente del gigante della montagna di turno che abusa di una fortuna immeritata o proveniente soltanto dalla propria inclinazione alla violenza – verbale, mentale, spirituale – non cambia il mondo che ti circonda, ma lo esorcizza. O comunque lo sposta al di fuori di te, allontanando il brutto dai tuoi pensieri.
Dovrei ricominciare questa pratica, in fondo è divertente!
Ivan Agliardi
Mi commento da solo… Negli ultimi due post si leggono due frasi molto simili fra loro: “Quanto tempo è passato? Sono vent’anni buoni ormai” e “Sono passati, non esagero, una decina di anni buoni”… sto proprio invecchiando, perdonate quindi il tono quasi elegiaco…
😉