Mentre si susseguono gli esperimenti avviati questa mattina nel Large Hadron Collider, si accendono qua e là i riflettori sulle tecnologie informatiche adottate dal CERN per gestire l’enorme mole di dati provenienti dal monumentale acceleratore di particelle.
Per l’analisi di queste informazioni è stata realizzata una imponente rete per il calcolo distribuito denominata “LHC computing Grid” (LCG). Si tratta di un network composto da 60mila server collegati tra loro e localizzati in 11 fra enti di ricerca e Università di tutto il mondo.
LCG è a sua volta collegato perennemente con altri 150 team di scienziati, i quali possono attingere in tempo reale ai dati prodotti dall’algoritmo di calcolo distribuito.
Non stupisce che per questa imponente infrastruttura sia stato adottato un sistema operativo ad hoc, una distribuzione Linux autoprodotta denominata “Scientific Linux CERN“, prossima ormai alla release 5.2 (SLC52).
Christian
Precisazione:
non solo “60mila server collegati tra loro e localizzati in 11 fra enti di ricerca e Università di tutto il mondo”.
Ci sono anche tanti utenti semplici che mettono a disposizione la potenza di calcolo inutilizzata del loro computer per collaborare coi progetti scientifici piú importanti del mondo.
Con interfacce come Boinc si puó fare questo.
Su Ubuntu:
sudo apt-get install boinc-client boinc-manager
E si puó scegliere a quale progetto contribuire.
Ciao!!!
Ivan Agliardi
Precisazione lodevole e pubblicazione del commento più che doverosa! 🙂
Christian
Mitico!!! Grazie a te! Ottimo il tuo post! Cercavo proprio una notizia in questo stile!!! 😉
Ciao!!!