Riporto qui la traduzione di un post a mio parere molto divertente pubblicato da Linus Torvald sul suo blog personale – ebbene sì, ha anche il tempo per tenere un blog personale, lui…
Non so voi, ma io sono sempre dell’idea che alla natura si deve dare una mano. Mi sono fatto il lasik agli occhi, ad esempio, e sono assolutamente soddisfatto.
Non che mi sia mai dispiaciuto portare gli occhiali, ma non riuscivo nemmeno a riconoscere i miei figli in piscina anche solo alla distanza di un paio di metri. Parliamoci chiaro. Nuotare dietro ai figli degli altri e fargli il solletico non è considerato un comportamento socialmente accettabile. Almeno negli Stati Uniti.
Questo mi porta a parlare di un altro aiutino che vorrei dare alla natura: non sono mai riuscito a trovare uno sport che mi entusiasmasse davvero. Certo, gioco a biliardo, che tecnicamente è uno sport, mi pare. Dopo tutto, si tratta sempre di far muovere una palla qua e là. Anche fare scuba è divertente, ma penso che se lo prendi come un esercizio aerobico stai sbagliando qualcosa (la parte migliore dello scuba è quando ti guardi attorno lasciandoti galleggiare – facendo il minimo possibile di esercizio fisico).
Parliamoci chiaro, io me ne sto seduto e immobile come un vegetale il 99% del tempo. Il mio lavoro è stare seduto davanti a un computer e, nei momenti di relax, l’ultima cosa al mondo che mi va di fare è correre qua e là. Una volta praticavo un po’ il nuoto, e per circa sei mesi sono riuscito a farmi tre quarti d’ora di piscina quasi tutti i giorni, e questo mi ha aiutato, ma anche se mi piace nuotare a un certo punto la cosa si era ridotta ad un conto delle vasche.
Così alla fine ho mollato (passare tutta la settimana qui dentro – piuttosto mi sparo!) e non ho più ripreso, e anche ora che c’è una piscina qui vicino, trovo che il parcheggio sia scomodo e non ho assolutamente voglia di sbattermi. Ho provato a fare una di quelle cose che si possono praticare in casa (la corda? In realtà mi piace, ma non abbastanza da praticarla. Pistola ad aria compressa? Non è che ti aiuti granché a modellarti il fisico – puoi farla anche standotene seduto mentre mangi i cheetos. Un’altra cosa qualsiasi? Uno schifo totale).
Allora ho deciso di mangiare sano. Funziona. Ho sufficiente autocontrollo (e geni – sono convintissimo che sia tutto merito dei geni) da non ridurmi a sembrare il mostro Blob dell’omonimo film, e quasi tutto il cibo sano mi piace, alla fine. Però, se c’è una cosa che mi fa imbestialire sono i disclaimer sull’esercizio fisico.
Nelle news di Google oggi c’era un altro speciale con i nuovi report sulla SRT1720 (in breve: ti striglia il metabolismo facendoti bruciare grassi senza stupidi e noiosi esercizi fisici. Almeno, questo se sei un topo. Probabilmente funziona anche per gli umani, perché il meccanismo è lo stesso).
E ogni singolo, dannato articolo riportava la solita noiosissima nota “Mangia sano e fai dell’esercizio fisico”.
Mi piacerebbe prendere a calci il primo che mi dice ‘sta cosa. Potrei considerarlo il mio esercizio fisico del giorno (onestamente, anche dell’intera settimana).
Certo, sono sicuro che a qualcuno piace correre e adora fare ginnastica, e che gente di questo tipo dirà che quelli come me non sanno quello che si perdono. Mio padre è con tutta evidenza uno di quei pazzi, così come mia moglie. Io no. Mai una sola volta in vita mia l’esercizio fisico mi ha fatto sentire poi così bene. Sono stato undici mesi nell’esercito Finlandese, ed è stato probabilmente il massimo della forma fisica che io abbia mai raggiunto, e tutto quello che sono riuscito a provare è stato sudore (e freddo. E noia.).
Quindi benvengano gli additivi. Se posso dare una svegliata al mio metabolismo con una pillola, lo faccio in un batter d’occhio. E il prossimo sacrosanto imbecille che mi parla di cosa mi perdo può correre a dannarsi da un’altra parte con i suoi consigli e “Oww, Oww, oww”.
Perché io non mi sto perdendo priori un bel niente.